domenica 9 dicembre 2012

Pane alla zucca

"La probabilità che la fetta di pane cada sul lato imburrato è direttamente proporzionale al costo del tappeto." - Una delle leggi di Murphy

Della serie, evviva l'ottimismo. Questa frase in quest'ultimo periodo sembra fatta proprio apposta per me. Dicono che la fortuna sia cieca, ma credetemi che la sfortuna ci vede benissimo! Non vedo l'ora finisca quest'anno e con esso questo periodo di sfighe continue all'apice delle quali c'è l'ultima costola rotta per un colpo di tosse, ebbene si, sono implosa!

In periodi come questo trovo rassicurante preparare dolci, e avere la consapevolezza che mettendo assieme uova, zucchero, burro, farina e lievito esce qualcosa di buono. O ancor meglio un lievitato che si gonfia piano piano ma inesorabile, senza che nulla turbi il suo lavoro. Se poi si tratta di una coccola come questo pane alla zucca il piacere non starà solo nel prepararlo, ma soprattutto nel pucciarlo in una tazza di latte al mattino appena svegli con un occhio ancora mezzo chiuso e l'altro chiuso proprio completamente, per quelle mattine in cui aprirli sembra un'impresa e serve una mano per mettersi in moto.




sabato 1 dicembre 2012

Torta Carla

Questa ricetta è di una di quelle torte da fare e rifare, di cui non ti stancherai mai, per la bontà e per la facilità nel farla. La ricetta arriva da una signora toscana di nome Carla che l'ha tenuta nascosta per molti anni suscitando l'invidia delle amiche che non riuscivano a riproporre una tale bontà. La consistenza è quella del panforte, la bontà di un'ottima torta da colazione. 


mercoledì 28 novembre 2012

Tortine alle carote

Gli amanti delle mandorle non possono lasciarsi sfuggire queste tortine friabili e soffici. Sono sempre un dolce, ma in questa categoria possiamo definirle sane, con l'utilizzo di carote, succo d'arancia e l'olio invece del burro. Un pieno di energia senza troppi rimorsi.

lunedì 8 ottobre 2012

Torta della nonna

Finalmente riesco a pubblicare una delle mie torte preferite. Non che non l'avessi mai fatta, ma ancora non ero arrivata ad ottenere ciò che volevo, una frolla friabile e una crema densa al punto giusto che rimane in fetta al taglio della torta. Questa era proprio ciò che cercavo e ne ho avuto la certezza quando finito di fare la crema ho preso un cucchiaino e l'ho assaggiata, buonissima da mangiare pure da sola! 

Purtroppo in tutta questa bontà qualche cattiva notizia c'è: è abbastanza laboriosa come torta, ci vuole tempo e pazienza, ma credetemi, ne verrete ricompensati largamente!


lunedì 10 settembre 2012

Torta di carote profumata alla cannella

Buon inizio settimana a tutti,oggi partiamo con una fetta di torta alle carote, un po' particolare nel gusto che potrebbe non piacere a tutti. E' molto influente il sapore di cannella che deve piacere, ottima e nutriente per la colazione o per la merenda, magari accompagnata da un buon tè che fa molto oriente.

Nella ricetta originale c'è molto zucchero, ma se non volete abbondare, penso possiate arrivare ai 150 g senza che la torta ne perda in bontà.



sabato 8 settembre 2012

Crostata cioccolato e pere

Ormai questa torta mi perseguitava da tempo tra chi mi chiedeva una ricetta con questi due ingredienti e chi mi raccontava di averne mangiate di buonissime a casa dello zio della cugina del nipote ecc..... Ormai il tempo per farla era scaduto da un pezzo. Nonostante questo per mescolare questi due ingredienti, a detta di molti uno dei migliori abbinamenti della cucina, mi ci è voluta la spinta di un mio cliente che mi ha chiesto di preparargli una torta con le pere. E io, pensa che ti ripensa, di torte con le pere non ne avevo manco una! Quì ci vuole una prova e il giorno dopo subito appesa ad internet per trovare la più adatta ed ecco che il blog dulcis in furno viene in mio soccorso! Era così convincente nella descrizione che non ho avuto dubbi, era lei! Quella delle foto è quella della mia famiglia, ma in forno c'è quella per il mio cliente che spero apprezzerà. A voi offro una fetta virtuale e un invito a provarla!


mercoledì 5 settembre 2012

Cake alle mele

Una torta veloce, giusto per reprimere la voglia di stare in cucina nonostante il poco tempo, per sentire il profumo di un dolce che invade la casa. E allora tiro fuori le uova, ci metto lo zucchero e via con la frusta, non quelle elettriche, tutto a mano, alzandola ogni tanto per il piacere di vedere l'impasto che cola dai ferri e via a mescolare finchè non "scrive". Poi il resto, un ingrediente alla volta finchè tutto non è amalgamato. Forno e appena cotto, via, ah no aspetta, "Samanta, fai le foto per piacere!".
Capace addirittura di dimenticarmi di averlo fatto, perchè ogni tanto non è la golosità, ma è solo la voglia di  fare qualcosa che qualcuno di certo apprezzerà.


mercoledì 29 agosto 2012

Torta di fichi

E' tornato il fresco e finalmente mia mamma ha tolto le spranghe di ferro al forno che, fosse stato per me, sarebbe stato acceso anche con 40°. Un'altra torta con la frutta, ogni stagione ha la sua e mi piace metterla nell'impasto di una torta che poi diventa umido attorno al frutto. Anche questa volta il massimo della semplicità per una colazione o una merenda che sono più una coccola che una necessità.


Se avete la fortuna di avere l'albero a casa questo è il periodo giusto per fare dell'ottima marmellata. Le proporzioni sono: 500 g di zucchero per ogni chilo di fichi. Potete aggiungere alla marmellata un po' di cannella o di vaniglia.


venerdì 24 agosto 2012

Pesto alla genovese

Con una così bella pianta di basilico sull'orto non potevo cimentarmi nella preparazione del pesto che, nonostante sia facile e un must dei condimenti per la pasta, non avevo mai fatto. Ci sarà chi, leggendo che ho messo tutto nel frullatore, diventerà pallido e non proseguirà nella lettura, ma vi posso assicurare che era molto buono e mi ha risparmiato la fatica di pestare tutto nel mortaio, che ultimamente non è che sia proprio in esubero di tempo.
Prendetemi così, con poco tempo, ma con la voglia di mangiare qualcosa fatto da me.



martedì 31 luglio 2012

Salame al cioccolato

In velocità vi sparo una ricetta rapida, veloce e soprattutto che non necessita del forno, perfetta quindi per l'estate. Questa, in particolare, è stata testata e ritestata da parenti, amici e conoscenti, dato che qualche fetta di salame al cioccolato non è mai mancata nei banchetti dei compleanni di famiglia. Fidatevi quindi, è una ricetta garantita!


lunedì 4 giugno 2012

Crostata di riso

Mi incuriosiva assai l'idea di mettere il riso in un dolce finchè non ho deciso di provarlo. Risultato per nulla disprezzato, per variare un po' dai soliti ciambelloni soffici o dalle torte con la frutta qualche volta ci sta un azzardo ed ecco qui il mio. La ricetta è del pasticcere Maurizio Santin, giusto per andare sul sicuro. Quello che posso dire al riguardo è che è un dolce molto buono in piccole dosi, una fettina è sufficiente per far gioire il palato e appesantire lo stomaco quel che basta per non essere tentati da un'altra fetta. In questa caso non si può dire "una tira l'altra", andiamo per "una basta e avanza".


mercoledì 30 maggio 2012

Torta alle fragole

Una torta primaverile, da mangiare nel pomeriggio come merenda. Avevo visto la ricetta da "I love cooking" e me ne sono innamorata, la descriveva in una tal maniera da far venire fame alla sola lettura. Con un cestino di fragole in frigo non ho potuto non provarla e devo assolutamente concordare con la descrizione fatta da lei. E' buonissima, una coccola. L'unico problema è che una fetta tira l'altra e quando siete in 5 in famiglia, sicuro che una tortina non dura tanto. Questa penso abbia avuto 16 ore di vita, e per fortuna me  ne sono mangiata una fetta la notte quando sono tornata da lavoro altrimenti non mi beccavo neppure quella. Fortunatamente, facile com'è, non ci vuole nulla a farne un'altra, insomma, provatela e fatemi sapere, quando insisto così tanto è perchè DAVVERO ne vale la pena!



martedì 22 maggio 2012

Torta di fragole e crema

Qui si continua con la lista dei dolci, questo è una torta delle feste, cremosa, a strati, da servire con piattino e forchetta. Ho creato la torta prendendo spunto qua e là e devo dire che il risultato è stato ottimo. E' un po' laboriosa ma per una sorella questo ed altro, in occasione del suo compleanno oltretutto non ci si può far mancare una torta. Dopo il tiramisù e la torta alla frutta, ecco quella alle fragole, tutte da mettere in lista e da riesumare per le occasioni speciali.



venerdì 18 maggio 2012

Crostata morbida di marmellata e mandorle

Questa è una delle torte preferite di mia mamma, una di quelle segnata nel suo superusatissimo libro. Possiamo definirla una crostata morbida, soffice come una torta ma ricca di marmellata come una crostata. La parte migliore sarà contendersi il pezzo con la maggior quantità di confettura e sentire la bocca riempirsi di gusto quando si da il morso all'angolino in cui c'è la cucchiaiata ad attendervi. Se ne resta per la colazione partirete di certo con il piede giusto!


martedì 8 maggio 2012

Torta soffice

La sfortuna di essere in tanti in famiglia è di preparare una torta al mattino e tornare a casa dal lavoro la notte con il pensiero e il gusto di una fettina già in bocca trovando solo un vassoio vuoto e delle briciole, senza foto. E così anche il poco tempo va a farsi benedire. Ma la fortuna di essere in tanti in famiglia è tornare a casa la settimana successiva nel cuore della notte, affamata come un lupo e trovare BEN 2 TORTE  ad aspettarti, una più buona dell'altra, e quando scopri che la tua cara sorellina ha fatto pure le foto, beh, le mangi ancor più volentieri.
Perdonatemi per questo periodo di assenza ma non riesco davvero a conciliare gli impegni, va a finire che rifaccio dolci già testati per compleanni e occasioni speciali, faccio i pasti ad orari pazzi e, il più delle volte, svuotando il frigo senza mettere nulla sui fornelli. Quindi può capitare che mi alzi la mattina, faccia colazione, dopo due ore rifaccia colazione, pranzo alle 4 e cena a mezzanotte. La cosa peggiore è la mia pancia che comincia ad avere fame ad orari assurdi, ma questo periodo tra poco sarà finito, e tornerò a cucinare piatti sfiziosetti per la mia happy family.
Per questa ricetta devo ringraziare infinitamente Loretta, che l'ha fatta scoprire a mia mamma. Quando ho saputo della velocità nel prepararla ho deciso che sarà una delle torte al top della classifica per la colazione, di quelle che prepari alla sera, immagini sentendo il profumo mentre cuoce in forno e sogni aspettando il dolce risveglio. Assolutamente da segnare nelle "to do list"!

Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 45 minuti


domenica 22 aprile 2012

Tortine alle mele di Montersino

Ho già parlato di Montersino nel Tiramisù e visto il successo della ricetta, non potevo non preparare qualcos'altro di suo. Ovviamente ora che ho poco tempo (finisco sempre per postare a l'una di notte) non potevo cimentarmi in una mega torta a strati con decorazioni e 1000 creme, quindi sono andata su qualcosa di semplice semplice e veloce. Di ricette per tortine alle mele se ne trovano a bizzeffe, ma mi crederete di certo se vi dico che le sue hanno una marcia in più. L'unica pecca è la quantità astronomica di burro presente, ma credetemi che ne vale la pena e soprattutto non credo che le merendine confezionate contengano meno grassi di quelle homemade, quindi tanto meglio mangiare qualcosa senza cariche di conservanti.


sabato 14 aprile 2012

Biscottoni al vino

Non gli avrei dato una cippa a questi biscotti, erano solo il risultato di una forte voglia di pasticciare nel poco tempo libero e della mancanza di uova. Nel web però ho letto molti elogi e tra le varie ricette NO-UOVA era quella che mi attirava di più (che tristezza leggere di torte a strati con le creme quando non hai un tuorlo manco a pagarlo). La tristezza però si è trasformata ben presto in stupore perchè sono rimasta molto soddisfatta. Non ho utilizzato una sola ricetta, ma è stato un mix di varie ricette con qualche tocco personale, per quel poco che era permesso causa minimalismo degli ingredienti. Molte di queste prevedono che i biscotti vengano impastati a forma di ciambellina, a voi la scelta.



mercoledì 11 aprile 2012

Torta di spinaci e prosciutto

In primavera le torte salate sono dei piatti che non possono mancare e io do il mio piccolo contributo consigliandovi questa ricetta che è tra le migliori che abbia mai provato. Si fa in un attimo e non serve avere la pasta sfoglia pronta in frigo (rimedio spesso usato per fare le torte salate). Infatti la pasta è una brisée che si fa in un attimo. La ricetta consiglia di farla riposare in frigo una mezz'ora, ma lo scopo è semplicemente quello di rendere più comoda la stesura, quindi con un po' più di pazienza si può fare anche subito. L'inconveniente è che bisognerà fare più passaggi con il mattarello perchè la pasta "ritorna".
Nel ripieno ho messo gli spinaci perchè un'amica di mia mamma ce ne aveva regalati una borsetta intera, ciò non toglie che si possano sostituire con asparagi, carciofi o altre verdure a vostra scelta. L'idea generale può essere presa da esempio per preprare altre torte salate: il prosciutto ed il formaggio servono ad impermeabilizzare la pasta, poi ci va il ripieno di verdure e sopra il composto di uova e panna: l'appareille.

Foto di Samanta

venerdì 6 aprile 2012

Petto d'anatra in insalata con salsa di cipolle e arance

Oggi saliamo sul palco dell'"alta" ristorazione con questo piatto che ha tutta l'aria di essere un antipasto da poter esser servito in un ristorante chic. Ovviamente non mi permetto di prendermi i meriti, anche questo piatto arriva dal corso di cucina e ho trovato fosse carino presentarvelo anche se non è esattamente nel mio stile (che sono più per le cose abbondanti e casalinghe). A volte però penso che, anche a casa, sia bello viziare il palato con nuovi sapori e abbinamenti. Gli ingredienti sono molti, ma tutti facilmente trovabili, vi invito a non scordarne nemmeno uno per una perfetta riuscita del piatto. In particolare la menta che potrebbe sembrare un po' insolita, ma sentirete che sorpresa l'esplosione di freschezza quando mangerete il boccone che la contiene.
Se avete un po' di spazio in giardino approfittate per coltivarla, è una pianta di facile coltivazione e resistente che si adatta e vi sorprenderà quando a settembre si moltiplicherà. Le uniche attenzioni da riservarle riguardano una malattia che può colpirla che renderà le foglie infette da puntini rosso/neri. In tal caso basterà avere la cura di togliere la pianta infetta

Foto di Samanta
Difficoltà: alta
Tempo di preparazione: 1 ora e 30 minuti


mercoledì 4 aprile 2012

Torta di grano saraceno

Dopo una vita che volevo fare una torta con questa farina eccomi finalmente con la pancia piena e le foto pronte per essere pubblicate. Avevo già da tempo comprato il pacco, ma ne avevo sempre rimandato l'utilizzo finchè l'altro giorno me ne sono ricordata imbattendomi nella ricetta di formine e mattarello. Per aiutarvi a capire se vi può piacere questo tipo di farina vi dico che è la stessa con cui vengono fatti i molinetti della Mulino Bianco, tra i pochi biscotti confezionati che mi piacciono. La ricetta l'ho presa, pensate un po', dal retro della confezione della farina modificando qualche particolare: ho sostituito metà delle mandorle con le nocciole e la nutella alla marmellata di mirtilli. E' una torta che si può davvero fare in poco tempo (io avevo mezz'ora contata prima di andare a lavoro e ci sono riuscita ovviamente incaricando mia mamma di vigilare sul forno).
Potrà sembrarvi una torta da integralisti data la farina, ma io la trovo decisamente rustica e casalinga, ricorda un po' la montagna, forse perchè la associo alle ricette tipiche montanare con il grano saraceno, quali la polenta taragna che si prepara nella Valtellina e nelle valli bergamasche.
Infine non posso non accennare al fatto che sia una farina che possono mangiare anche i celiaci, nel caso di questa ricetta basterà sostituire la farina 00 con quella di grano saraceno.


Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti + 45 minuti di cottura

domenica 1 aprile 2012

Vellutata di asparagi bianchi e patate dolci

La primavera è ufficialmente arrivata, già, perchè dalla scorsa settimana i contadini hanno cominciato a tirare su gli asparagi bianchi e perchè mi sono presa un raffreddore incredibile che solo il cambio stagione può portare. Bene, come tutti gli anni le routine sono quelle, manca solo la pioggia che sta facendo preoccupare tutta la pianura padana, ma a breve dicono arriverà pure quella. Tra le novità invece ci sono le patate dolci, e voi direte: si, scoperta dell'acqua calda, beh, per me sono state una vera rivelazione perchè non le avevo mai fatte e credevo fossero buone solo fritte (maledette credenze), in realtà mi hanno permesso di fare una zuppa de-li-zio-sa! Me ne sono pappata due porzioni e ho pure pulito la pentola! Ovviamente vi devono piacere gli asparagi, altrimenti siamo fregati, infatti mia sorella si è persa questa delizia, ma lei ha la sindrome di peter pan per le verdure, è come i bambini: niente cose verdi, niente verdure lesse, niente asparagi e guai a presentarle il minestrone! Ma io non demordo, si va di asparagi fino a giugno, mese in cui si conclude la sua stagione. In particolare io utilizzo quelli prodotti nella mia zona, quindi quelli coltivati lungo il Piave che hanno un sapore dolciastro e con la dolcezza delle patate creano un piatto davvero confortante.

Tra i vizi della mia famiglia devo aggiungere all'avversione per le verdure di mia sorella, l'odio di mia mamma verso la panna, ingrediente che da corpo e pienezza alle vellutate. Per ovviare a questo problema l'ho sostituita con un tuorlo d'uovo e devo dire che il risultato è stato più che soddisfacente! Forse ancor migliore della panna che, si sa, tende a coprire i sapori.

Vi lascio le dosi per 10 persone, ho scoperto al corso che le ricette degli chef sono sempre calcolate per 10 in modo che poi sia semplice trovare la quantità giusta (per esempio per 4 persone: diviso 10 per 4).

Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 1 ora e 15 minuti


giovedì 29 marzo 2012

Anatra all'arancia

Al corso di cucina che spesso vi ho nominato abbiamo preparato un antipasto con il petto d'anatra che consiste nel tagliare con l'affettatrice il petto. Non è la ricetta che vi lascio oggi, ma la potrete trovare tra qualche giorno. Quello a cui volevo arrivare è il fatto che con un petto avrei fatto antipasti per un esercito, allora ho deciso di dividerlo a metà e impiegare uno dei due pezzi per cuocerlo nella classica maniera: all'arancia. La ricetta è quella di Benedetta Parodi (...e si alzò un boato di disapprovazione tra i lettori food blogger), già, quella che fa il brodo con il dado granulare e utilizza sempre il pronto per soffritto surgelato. Beh, nonostante ciò, a me piace, quindi saltate a piedi pari questa ricetta o datele una possibilità. Giuro che non c'è nulla di surgelato e la ricetta sembra una di quelle prese dal cucchiaio d'argento: semplice, classica e buona. Ma veniamo alle informazioni pratiche: l'anatra è una carne rossa e, nonostante sia un volatile, non deve essere perfettamente cotta, ma al sangue, se usate il termometro la temperatura perfetta è 54° al cuore. A conferma del fatto che con tacchini e polli non ha nulla a che fare c'è anche la sua grassezza, concentrata soprattutto sulla pelle che però può essere tolta, mi raccomando però questa operazione deve essere fatta dopo la cottura. La pelle infatti è essenziale nella cottura che deve appunto partire dal lato della pelle per poi proseguire sull'altro lato.

Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 45 minuti


domenica 25 marzo 2012

Tiramisù

Il 9 marzo era il compleanno di mio papà e la sfida era quella di preparare una torta buona, che piacesse a tutti e bella. Tradizione vuole che si prepari il tiramisù per festeggiare i compleanni, dolce che piace a tutti e molto semplice da fare. La ricetta seguita è sempre stata quella di mia mamma: pavesini, caffè zuccherato, 12 cucchiai di zucchero, 6 tuorli, 6 etti di mascarpone e rhum. Quest'anno però non potevo presentare il solito dolce fatto nel famoso vassoio quadrato, allora mi sono data da fare per qualcosa di più trionfante.
Sono andata a fare un giro veloce in supermercato (veloce è sempre relativo, dato che mi perdo sempre tra gli scaffali) a prendere gli ingredienti ed mi sono messa a pasticciare per fare il tiramisù più buono mai mangiato, c'è chi lo fa con la ricotta, chi con gli albumi, io d'ora in poi lo farò sempre con la panna e nessuno mi schioderà più da questa ricetta!

Al dolce vorrei aggiungere oggi una nota storica, un pizzico di patriottismo trevigiano. Leggenda vuole che il Tiramisù sia stato inventato proprio a Treviso. Nel web ci sono diverse versioni della sua origine, ma a me piace credere a questa, che vede la mia città come paese natio del dolce italiano più conosciuto al mondo.

 "Giuseppe Maffioli, esperto enogastronomo, nel 1981 nella rivista "Vin Veneto: rivista trimestrale di vino, grappa, gastronomia e varia umanita del Veneto" storicizza la creazione del dolce verso la fine degli anni 60 "poco più di due lustri or sono" localizzandolo presso il ristorante “Alle Beccherie” di Treviso gestito dalla famiglia Campeol ad opera di un cuoco pasticciere che aveva lavorato in Germania, Roberto “Loly” Linguanotto. Il nome del dolce in veneto “tiramesù” poi italianizzato in “tiramisù”, sarebbe stato adottato per le sue capacità nutrizionali e ristoratrici anche se altri affermano maliziosamente che il nome sia dovuto a presunti effetti afrodisiaci."  [fonte: wikipedia]

Difficoltà: medio/alta
Tempo di preparazione: 2 ore


mercoledì 21 marzo 2012

Polpettone di Anna Moroni

Venerdì scorso alla prova del cuoco la Annina ha presentato questo polpettone che ha fatto innamorare mia mamma. Capricorno puro, precisamente ascendente ariete, appena si mette in testa qualcosa passano poche ora dal dire al fare. Infatti domenica a pranzo ci siamo pappati questo splendido polpettone, che è, a mio parere, un inno alla cucina degli anni '60 e '70. Ok, non c'ero, lo ammetto ed ero ancora ben lontana dai pensieri dei miei genitori, ma la cucina di quegli anni mi sa di abbondanza e di grassi utilizzati senza lesinare. Le cuoche erano quelle che avevano patito la fame durante la guerra e mai come in quegli anni valeva il detto: "l'abbondanza non fa carestia". Sono gli anni delle mozzarelle in carrozza, della panna utilizzata a volontà e dei cibi surgelati che facevano capolino, o meglio invadevano le cucine delle massaie. La farina integrale messa nel cassetto declassata in favore di cibi raffinati, lo zucchero di canna già da anni era stato sostituito da quello chimico di barbabietola e sarebbero passati molti anni prima che rifacesse la sua comparsa. Noodles, wasabi, kebab, sushi, tortillas erano parole conosciute da pochi e questo polpettone vuole essere un piccolo tributo a quella cucina così abbondante e ricca.

Difficoltà: alta
Tempo di preparazione: 2 ore

Foto di Samanta

lunedì 19 marzo 2012

Torta di frutta per la festa del papà

Ho visto in moltissimi blog le famose zeppole di san Giuseppe in occasione della festa del papà, però non le ho mai fatte e ormai saranno rimandate ai prossimi anni. Dopo la marea di fritti di carnevale ho abbandonato l'olio di semi per le torte a strati, la settimana scorsa ho fatto una torta tiramisù che vedrete prossimamente, e ieri ho fatto una calssica torta a strati di pan di spagna, crema pasticcera e frutta. Mio papà era contentissimo, soprattutto perchè era caduto in astinenza da dolci (causa studio non ne ho sfornati molti ultimamente) ed era corso in supermercato a prendersi la Nutella. Non finirò mai di ringraziare madre natura per il metabolismo che ci ha dato: ci fa digerire anche i sassi e mi permette di sfornare dolci molto spesso senza dover rotolare come delle palline per la casa.

Ciò che vi consiglio di segnarvi di questa ricetta è la crema pasticcera che arriva dritta dritta dal corso di cucina. Il trucco è la gelatina, che, aggiunta alla crema, le da consistenza senza appesantirla aggiungendo farina.

Difficoltà: medio/alta
Tempo di preparazione: 2 ore + i tempi di raffreddamento

Foto di Samanta

domenica 18 marzo 2012

Pasta con pancetta, cavoletti e nocciole

Dopo qualche giorno di assenza torno a pubblicare, la sessione di esami è finita e posso curare un po' il mio blog. Sono reduce da una giornata full che non credevo potesse mai giungere al termine, ma rieccomi per raccontarvi un po' cosa è successo questa settimana e come è nato il piatto che vi presento oggi. Possiamo dire che è merito di Ryan, il mio cucciolone, che è stato un ottimo cane da cavoletti e mi ha portata dritta dritta tra le piantine dell'orto che mio papà ha piantato quest'inverno dove sbucavano gli ultimi cavoletti di Bruxelles. Nemmeno 24 ore dopo erano in pentola, a farsi cuocere per condire la pasta.


Foto di Jessica

L'idea è molto semplice e l'ideale per un primo veloce ma sfizioso. Ho sbollentato i cavoletti in acqua salata, nel frattempo ho rosolato la pancetta (senza olio, c'ha già il suo grasso ed è sufficiente), ho cacciato i cavoletti nella padella dopo averli tagliati a metà con la pancetta e sale e li ho lasciati insaporire per bene. Ho cotto la pasta nella stessa acqua dei cavoletti terminando la cottura in padella aggiungendo acqua di cottura in modo che rilasciasse l'amido per rendere cremosa la pasta. Ho aggiunto delle nocciole tritate e un filo di olio extra vergine d'oliva a crudo.
Se amate il formaggio nella pasta, un pecorino ci sta decisamente bene.


L'idea di abbinare i cavoletti alle nocciole è strepitosa, l'ho vista in vari blog e non saprei darne la paternità, so solo che è da provare!

sabato 10 marzo 2012

Vellutata di carote con cumino e pomodori secchi

Ho voglia di colore, guardo le vetrine e vedo questi vestiti primaverili colorati che fnno venire una voglia matta di estate, eppure le temperature, nonostante si siano alzate, non permettono certo di indossare gonnelline e vestitini. Ne consegue che le tonalità dei dei miei abiti continuano ad andare dal marrone al nero, non che poi ci sia questa grande svolta con il cambio armadio, ma adoro i colori, quanto meno addosso agli altri.
La mia passione per le vellutate potrebbe derivare proprio da questo amore represso per il colorato e l'amore per questa zuppa in particolare potrebbe essere dovuto al fatto che è talmente colorata da mettere il sorriso.
Il sapore del cumino da una nota indiana che accoppiata ai mediterranei pomodori secchi sta proprio bene. Provare per credere.

Difficoltà: semplice
Tempo di preparazione: 45 minuti




giovedì 8 marzo 2012

Risotto con zucchine gamberetti e mandorle

Non so se si era capito, ma cucinare i risotti mi piace da matti! Questa mattina ho fatto il brodo vegetale e a pranzo mi sono messa con pazienza a fare questo risotto, così rilassante, a parte il momento di tostare il riso, che devo avere subito il mestolo pronto per aggiungere il brodo. A parte questo istante il resto è tutta poesia, il fuoco medio basso per cuocere, i colori e i profumi che cambiano a seconda del tipo di risotto che si vuole preparare e il riso che pian piano si ingrandisce assorbendo l'acqua.
Oggi ho proprio strafatto, pure le mandorle: non avendole avute a lamelle, mi sono messa con sacrosanta pazienza a tagliuzzarle con il coltello. Pace dei sensi.



giovedì 1 marzo 2012

Uova in camicia

Ed eccomi quì, dopo un po' di tempo, con una nuova ricetta, e nemmeno chissà che gran ricetta. In questo periodo va così, la nuova sessione di esami si avvicina ed il tempo per cucinare si restringe quindi questi giorni sono stati all'insegna di piatti semplici e super veloci (bistecca, pasta col ragù pronto di mia mamma, sgombro, petti di pollo...). Anche questo piatto entra nella categoria dei "pocotempomatantafame", ma siccome ci avviciniamo alla Pasqua ho trovato carino postarlo. Quì di seguito vi spiego il mio metodo per preparare le uova in camicia, in modo che non abbiano quegli odiosi filamenti di albume che li fanno sembrare delle piccole meduse.



Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 15 minuti

domenica 26 febbraio 2012

Cake au chocolat (il salvalbumi)

Tutte le volte in cui faccio il tiramisù o la crema pasticcera mi trovo in esubero di albumi, se sono pochi si possono fare le meringhe, se invece sono tanti, o li butti o ti inventi qualcosa. Una famosa preparazione da salvalbumi è l'Angel cake ma purtroppo non ho lo stampo e non l'ho mai fatta.
Con più di 10 albumi avanzati il web è venuto in mio soccroso. Oggi ho fatto due torte: quella alle mandorle di Montersino presa da Arabafelice (ottima per i celiaci) e un'altra al cioccolato che ho visto e rivisto in vari siti francesi, qui di seguito troverete la ricetta di quest'ultima, delicata e si scioglie in bocca, con il cioccolato che fa da padrone.


Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 45 minuti

martedì 21 febbraio 2012

Crostoli e protesta

Avevo promesso che non avrei più fritto e infatti ho mantenuto la promessa, questi crostoli li ha fatti mia sorella Jessica che, dopo essersi resa conto che non glieli avrei fatti, si è organizzata e li ha preparati da sè. La ricetta è di mia mamma che, come per le frittelle ci ha anticipate nella fatica di provare centinaia di ricette per trovare quella giusta, questa a suo e nostro parere è la migliore, vengono bolliciosi e asciutti senza che rimangano impregnati di olio. Ora veramente basta comunque, nascono l'olio di semi! :P
Comunque è veramente tutta opera di mia sorella Jessica, pure la foto (comunque lo sfondo è fatto apposta così, non è una gonna stropicciata).





Alla ricetta oggi mi permetto di aggiungere un urlo di protesta, ho passato una giornata interminabile in compagni di Trenitalia e devo assolutamente sfogarmi. Partenza alle 8:54 da Sacile, come sempre 1 ora abbondante di strada prevista destinazione Venezia consapevole che il treno sarebbe stato più colmo del solito. Arriva il treno e mi preparo alla lotta per accaparrarmi uno dei posti vuoti libero a sedere, in realtà arriva il treno in cui già le persone stavano stipate come sardine (e mancavano altre 4 fermate tra cui Treviso). Mi faccio spazio e mi guadagno i miei 10 cmq, vabbè dai mi sento fortunata perchè c'è gente che dal binario non riesce a salire.
Prima fermata: Conegliano. 2 persone scendono e altre 20 salgono, che, il treno si è allargato? No, sono i miei 10 cm che sono diventati 8. Teniamo duro che prima o poi arrivo.
Seconda fermata: Treviso. Tra spintoni e urla c'è ancora gente che vuole salire finchè passa la capotreno ad urlare (che tecnologie) che è successo un incidente a Mestre e il treno avrebbe subito almeno mezz'ora di ritardo. Ok, mi dico, me ne torno a casa. Che stupida, se i treni non vanno a Venezia, non ci sono neppure quelli che tornano! Attendo con pazienza la mezz'ora, che si sa, se Gesù ha moltiplicato pani e pesci, Trenitalia moltiplica le ore! Infatti dopo 1 ora il treno riparte, questa volta senza altre interruzioni. Le sardine si riversano nelle calli di Venezia ed io me ne vado in facoltà. Nonostante il mio passo da maratoneta arrivo e la lezione è quasi finita. Macccchefffortuna!

Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 2 ore


domenica 19 febbraio 2012

Muffins con speck e formaggio

Mi ero ripromessa che dopo aver preparato krapfen, frittelle, meringhe e crema catalana non avrei fatto dolci per almeno una settimana. L'altra mattina però avevo una voglia matta di impasto e il mio nuovo stampo da muffins chiedeva insistentemente di essere usato. La soluzione sono stati dei deliziosi muffins salati che per rendere più sani ho fatto con un 50% di farina integrale. La si può utilizzare anche al 100%, ma io li preferisco metà e metà, sono più delicati, non è facile apprezzare il sapore forte della farina integrale. Sono ottimi per la serie "diamo da mangiare ai poveri universitari" infatti io li congelo e me li porto via al mettino per il pranzo veneziano.



venerdì 17 febbraio 2012

Crema catalana

A volte un bel dolce al cucchiaio ci sta, non li faccio spesso perchè le ore che devono passare in frigo a raffreddarsi sono interminabili e per i golosi di casa mia sono dure da far passare. A volte però per un dopo cena, una bella crema dove affondare il cucchaino ci sta eccome.
Dovevo inoltre riscattare la delusione avuta in una ristorante in cui mi hanno servito una crema con una crosticina di zucchero talmente grossa che ho dovuto picchiarla con il cucchiaino per aprirmi un varco nella crema.
In questo caso ho utilizzato la fiamma, ma dicono che si possa ottenere l'effetto crosticina anche con il grill del forno (personalmente non ho mai provato).

Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 30 minuti


martedì 14 febbraio 2012

Frittelle

Ormai il Carnevale è cominciato, lo si vede dai post delle foodblogger e dai treni per Venezia che sono sempre più affollati, martedì prossimo probabilmente salirò con il conducente :)
Cerco di contribuire anche io a questa festa dandovi la ricetta delle frittelle di mia mamma, e fidatevi che vengono deliziose, ne ha provate tante di ricette e queste sono le migliori, con la giusta quantità di mele (se sono troppe assorbono troppo olio e le frittelle diventano mollicce).
Quando ero piccola (ma chi è mai cresciuto?) tornata da scuola vedevo la finestra aperta ed era segno di... fritto! Dovevo solo sentenziare se fossero crostoli o frittelle, qualsiasi cosa andava bene per me!
Quando le vedevo sarei rimasta a mangiarle senza sosta ma ahimè la piscina mi attendeva per un allenamento di 2 ore, immaginate voi la fame alle cinque quando tornavo a casa, al solito appetito si aggiungeva la golosità, e fidatevi, non avreste mai potuto credere che una bambina potesse mangiare così tante frittelle! :D

Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 2 ore


lunedì 13 febbraio 2012

Pollo al forno

Come cominciare questo post, è da ieri che me lo chiedo perchè questo pollo proprio non riesco a presentarlo senza scoppiare a ridere dopo poche parole. Allora vi invito a guardare la foto che è abbastanza eloquente e inizio subito dicendovi che un pollo così non l'ho mai mangiato, nemmeno quello fatto in pentola con il fuoco basso cucinato con tanta pazienza per molte ore non è così buono. Eppure ha fatto tutto lui, oddio non proprio tutto.
Mia mamma lo ha pulito lasciandolo intero (a proposito devo farmi insegnare a disossare un pollo che ancora non lo so fare) e lo abbiamo messo sull'apposito attrezzo, le modalità sono chiare dalla foto :).
L'attrezzo è un apposito cuoci pollo da forno in cui sotto c'è una scatoletta in cui si inserisce un po' d'acqua e una vaschetta dove si raccoglie tutto il sugo rilasciato durante la cottura. A questo punto l'ho spalmato ben bene di burro e di olio condendolo abbondantemente con la salamoia. L'ho messo in forno alla massima temperatura finchè non si è rosolato per bene, poi ho abbassato il forno a 180° e l'ho cotto per un paio d'ore. L'ho tirato fuori dal forno, sfilato dal cuoci pollo, tagliato a pezzi e condito con il sugo rimasto sulla vaschetta. BUONISSIMO e FACILISSIMO! Mia mamma ha deciso che il pollo è diventato la nuova cena della domenica!
Ringrazio tantissimo Linda che mi ha consigliato questo modo di fare il pollo e ha persuaso mia mamma che è andata a prendere il cuoci pollo (qui mi faccio la dote eh?). Aspetto da lei molti altri consigli visto tutti i racconti di pranzi e cene splendide che prepara. Grazie ancora!

Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 3 ore


domenica 12 febbraio 2012

Spaghetti con crema di melanzane e pomodorini

Finalmente la neve è arrivata pure qui, l'ho aspettata tanto ma ora mi chiedo se domani ci saranno i treni per andare a Venezia a lezione, mah, per ora me la godo così e oggi pomeriggio andrò a giocare fuori con il mio cucciolone che è da sta mattina che gira per il cortile estasiato da tutto il bianco a lui così familiare (ho un San Bernardo e non potrebbe esserci clima migliore per lui).
Passiamo subito alla ricetta, qualcosa di veloce e svuota frigo, avevo infatti una melanzana sola soletta che chiedeva di essere fatta per non appassire nelle dimenticanze superata da altre ricette che, lanciate da un momento improvviso di curiosità scalano la classifica inesorabili per andare a finire al top superando le ricette più essenziali che aspettano pazienti il loro turno.
Quindi oggi è il riscatto delle eterne seconde, con questo piatto semplice, veloce, ma gustoso.

Difficoltà: semplice
Tempo di preparazione: 30 minuti



sabato 11 febbraio 2012

Meringhe (spumiglie)

Possibile che non avessi ancora pubblicato questa ricetta? I miei dolcetti preferiti! Uno tira l'altro senza sosta e, se non sapessi che hanno un quantitativo enorme di zucchero, direi pure che sono leggeri.
Infine, se non avete una divoratrice come me in casa, potete benissimo conservarle chiuse in un contenitore senza che si alteri il sapore o la consistenza (dai che lo zucchero non fa solo ingrassare).

Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 30 minuti + 2 ore di cottura



venerdì 10 febbraio 2012

Panna cotta al cioccolato

Nuova ricettina del corso di cucina, la panna cotta non è una gran scoperta, ma devo ammettere che non l'avevo mai fatta prima d'ora. Il fatto che non dovesse mai arrivare a ebollizione mi metteva un po' di soggezione, per non parlare della colla di pesce, chi mai metterebbe un ingrediente con la parola pesce in un dolce? Beh, facciamo che la chiamiamo gelatina in fogli ed il secondo problema non c'è più, per la cottura ho pensato: sono anni che al mattino mi faccio il latte e per sentire se è caldo al punto giusto immergo il dito nel pentolino, vuoi che non sia in grado di capire quando è abbastanza calda?
Beh, dovevo assolutamente farla questa ricetta e non c'è stata sorpresa più grande di scoprire che è facilissima! Ma non solo, con l'aggiunta della salsa al cioccolato e caffè è qualcosa di sublime.

Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 15 minuti + 3 ore in frigo



mercoledì 8 febbraio 2012

Tartine salate al parmigiano

Venerdì ho fatto la prima lezione del mio primo corso di cucina. Tra le ricette c'era proprio questa qui, che vi metterò nella versione originale (io ho sostituito le olive con l'origano perchè non ne avevo). Oltre a questa, abbiamo fatto altre 7 ricette, tra cui una panna cotta con salsa al cioccolato e caffè strepitosa (appena la faccio la pubblico).
Oltre alle ricette ho rubato qualche segreto che, appena ce ne sarà l'occasione vi svelerò :). Per ora mi limito a lasciarvi questi biscottini salati che sono perfetti per un aperitivo, sfiziosi e non ci si sporca le mani!

Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 40 minuti



lunedì 6 febbraio 2012

Krapfen alla crema

Buonissimi, golosissimi, ma mi sa che dopo aver fatto più di 100 krapfen lascerò ad altri il piacere di mangiarli. Quando la domenica ci mettiamo a fare biscotti, frittelle o krapfen appunto ne escono montagne. Quest'anno abbiamo cambiato la storica ricetta di mia mamma e abbiamo seguito quella di Loretta. Li abbiamo farciti con marmellata e crema, una crema infinita, fatta per ben due volte. Le dosi erano a cucchiai e alla domanda "ma rasi o colmi?" "né rasi, né colmi, una mezza via". Chi ha già avuto a che fare con le cuoche casalinghe che creano delizie goduriose mi capirà alla perfezione. Solo una grande esperienza come la loro può permettersi di non pesare gli ingredienti. Io ancora sono fedele alla bilancia e mi sono trovata un po' in difficoltà con questa ricetta, la prima crema era troppo densa, la seconda troppo liquida. Le ho mescolate e la consistenza era quella giusta, il gusto un po' meno perfetto della crema di Loretta. Per queste ragioni vi invito ad usare la vostra crema già collaudata per un risultato assicurato.
Per la pasta fidatevi di quanto scritto, sono i migliori krapfen che abbia mai preparato, davvero deliziosi!

Tempo di preparazione: 3 ore e mezza
Difficoltà: alta


domenica 5 febbraio 2012

Trippe della nonna

Non ho acora trovato una persona che mi abbia detto che questo è un piatto indifferente. Nel senso che, o lo si ama, o lo si odia. C'è chi non riesce a sopportarne nemmeno l'odore quando lo si cucina e chi ne mangerebbe a quintali (presente!). Sta di fatto che, piacente o meno, è uno dei piatti della tradizione italiana e della mia famiglia. Non sono molte le ricette della nonna che mi sono arrivate perchè lei era una Cuoca e non pesava nulla ricordando tutto a memoria e aggiustando il sapore durante la cottura. I segreti che mi ha tramandato sono arrivati tramite mia mamma e gli zii. Questo è un piatto che viene fatto secondo la sua ricetta in tutte le famiglie del mio parentado, tant'è che oggi, mentre si preparava questo piatto mia mamma ha chiamato mia zia per rinfrescarsi la memoria sull'esecuzione. Finalmente il tutto viene messo per iscritto, a vostra disposizione se volete provare questa cucina povera ma ricca di sapore!

Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 2 ore



venerdì 3 febbraio 2012

Healthy muffins

Non sapevo davvero come chiamarli questi piccoli muffins, se dovevo elencare tutti i sapori che racchiudono facevo un titolo lungo un post: muffins integrali con nocciole, datteri e succo d'arancia, ma aspetta, c'è pure la cannella! Allora, onde evitare di stancarvi col solo titolo c'ho messo il nome che più mi ispirava.

Ho già detto più volte che al mattino non amo mangiare biscotti e brioches confezionate, se c'è un panino me lo faccio con la marmellata e lo mangio con una bella tazza di latte, ma se di pane non ce n'è mi trovo costretta ad affondare la mano nel sacchetto e mangiare i biscotti con un rituale da far paura agli stregoni: tira fuori il biscotto, battilo qualche volta sulla tovaglia per scrollargli di dosso le briciole (che fastidio le briciole che galleggiano nel latte!), fagli fare l'apnea nel latte (pochi secondi se scotta, un po' di più se è tiepido) stando attenti a non sporcarsi le dita, e poi resta quel pezzettino duro non immerso e quanto mi sta antipatico! Ma non rischio mica di fargli fare un tuffo senza tenerlo per mano! E se poi annega? Chi lo trova più nella tazza? Si scopre solo alla fine quella poltiglia che rimane sul fondo della tazza, rubandomi la parte più buona del latte, la fine, quella dove resta tanto tanto miele! 
Insomma, per evitare questo rituale che urta il sistema nervoso a chi mi guarda, meglio prepararsi qualcosa la sera prima. Complici i datteri secchi che mi portavo dietro da Natale, complice la mia voglia di nocciole, questi muffins sembravano fare proprio al caso mio, e infatti questa mattina è partita alla grande. Dolce homemade, latte perfetto e spettatori rilassati! :)


domenica 29 gennaio 2012

Pollo alla cacciatora

Ecco qui un'altra ricetta tradizionale. Mia nonna era un portento a fare le carni, soprattutto la selvaggina, carni tenere come le sue non le ho più mangiate nella mia vita anche se mia mamma regge bene il confronto. Si alzava alle 8 di mattina e già cominciava a trafficare con le pentole per il pranzo, un sontuoso pranzo con primo e secondo, poi alla sera si mangiava ciò che restava. Ecco, io quei pranzi non li ho mai fatti, perchè se ne è andata quando ero ancora piccola e lei già non riusciva più a muoversi con facilità, ma dai racconti dei miei genitori e degli zii mi immagino una sorta di pranzo di Babette, quello del film (se non l'avete visto correte a noleggiarlo!).
Facendo questo pollo mi è venuta i mente lei, che nonostante le lunghe ore di cottura di queste carni rimaneva a sorvegliare i fornelli come il vigile più attento, e mai una volta che bruciasse qualcosa!

Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 2 ore


venerdì 27 gennaio 2012

Biscotti da inzuppo

Oggi vi presento una ricetta alla quale sono molto legata, sia perchè questi biscotti sono buonissimi, sia per tutti i ricordi che portano con se.
E' una di quelle ricette che si trova nel consumatissimo ricettario di famiglia, con le pagine ingiallite e qualche goccia di caffè nella pagina "tiramisù": il must di ogni compleanno.
Probabilmente è la prima ricetta a cui mia mamma mi ha lasciato mettere mano, se non consideriamo la lavastoviglie umana che diventavo quando bisognava ripulire le terrine utilizzate per fare gli impasti dei dolci. Io e mia sorella ce ne stavamo lì, pregando mia mamma di non pulire perfettamente la ciotola (per fortuna non avevamo ancora la leccapentole!).
A parte questo, mi limitavo ad assaggiare la pasta se era cotta e a fare questi biscotti. Poi probabilmente erano più i danni che facevo che altro, però mi sembrava di essere essenziale nell'opera visto che dovevamo farne una montagna e la mia mamma poverina da sola non ce l'avrebbe fatta. Ora se ci penso, mi fa un po' pena quella donna alle prese con centinaia di biscotti e 3 figlie che volevano mettere le mani dappertutto! In ogni caso sono sempre venuti buonissimi e apprezzati anche da coloro che avevano la fortuna di riceverne un sacchettino.

Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di cottura: 15 minuti a teglia


giovedì 26 gennaio 2012

La pizza di Bonci

Ti piace vincere facile? Bon-ci, bon-ci, bon bon bon...
Quell'uomo è un mito, ogni volta che lo vedo alla prova del cuoco resto incantata dal modo in cui tratta le sue pizze. Siccome chissà quando avrò l'occasione di andare a Roma per mangiare la sua pizza, mi sono attrezzata per farla da me. Pensavo di dover affrontare un'impresa da scalata del Monte Bianco, in realtà si è dimostrato più facile di quanto pensassi, probabilmente erano tutte quelle ore di lievitazione che mi mettevano soggezione, in realtà l'impasto s'arrangia, lavora per te e si fa trovare bello pronto la sera dopo.
Per chi volesse cimentarsi nell'impresa, di seguito c'è la ricetta che ho seguito.

Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 2 ore
Tempo di lievitazione: 24 ore
Tempo di cottura: 20/30 minuti


mercoledì 25 gennaio 2012

Pasta al tonno

Quando il frigo piange, la dispensa è in lutto e la voglia di andare a fare la spesa è andata in vacanza spunta il tonno che fa capolino dalla sua scatoletta pronto a salvare il pranzo.
Io il tonno in scatola da solo proprio non riesco a mangiarlo, lo trovo stopposissimo, ma nel sugo per una bella pastasciutta lo amo, sarà per la simpatia che ho nei suoi confronti dato che è il salva pasti per eccellenza, ma ha un gusto niente male col sughetto al pomodoro.

Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti